Come dicevamo, la Fibra Ottica non è altro che un cavo in cui passano sottilissimi filamenti trasparenti di fibra di vetro , che vengono protetti da una copertura in gomma. Grazie a queste sue particolari caratteristiche, la Fibra Ottica è in grado di ottenere performance nettamente superiori rispetto a quelle offerte dal classico doppino in rame. Infatti, un trasferimento di dati tramite cavo in Fibra Ottica non solo non subisce una diminuzione del segnale nella distanza, ma è in grado di sfruttare una banda di frequenze molto più elevata permettendo di raggiungere velocità di trasmissione potenzialmente elevate.
Infatti, la velocità massima di download che si può raggiungere con una connessione ADSL è di 20Mbit/s e di 1Mbit/s in upload. Con la Fibra Ottica, nei Comuni in cui questa arriva direttamente nelle abitazioni (fibra FTTH), si possono raggiungere fino a 1 Gigabit in download. Dove invece la fibra arriva fino all’armadio stradale (FTTC), la velocità di download arriva a 300 Mbit/s, 200 Mbit/s o 100Mbit/s.
Cosa significano FTTH, FTTB ed FTTC?
FTT è un acronimo inglese che sta per Fiber To The e indica un’architettura di rete di telecomunicazioni a banda larga che utilizza la Fibra Ottica. A seconda della distanza tra l’abitazione e il termine del collegamento in Fibra, si individuano differenti tipologie di architettura:
- FTTN – Fiber-to-the-node o anche Fiber-to-the-Exchange (FTTE) (letteralmente “fibra fino al nodo” o “fibra fino allo scambio”): il collegamento in fibra ottica arriva in una cabina esterna distante diversi chilometri dalla sede del cliente cioè tipicamente fino allo Stadio di Linea della rete telefonica, mentre il collegamento finale rimane su filo di rame.
- FTTC o FTTS – Fiber-to-the-cabinet o Fiber-to-the-curb o Fiber to the Street (letteralmente “fibra fino all’armadio” o “fibra fino al cordolo del marciapiede”): il collegamento (molto simile al FTTN), arriva in una cabina esterna molto vicina alla sede dell’utente o al successivo armadio distributore, tipicamente entro 300 metri.
- FTTB – Fiber-to-the-building o Fiber-to-the-basement (letteralmente “fibra fino all’edificio” o “fibra fino alle fondamenta”): il collegamento in fibra ottica raggiunge il limite del palazzo o alla schiera, per esempio sino allo scantinato o i garage per una o più unità abitative (appartamenti o villette), mentre il collegamento finale con l’appartamento rimane su filo di rame oppure con cablaggio in fibre ottiche polimeriche e tecnologia ethernet.
- FTTH – Fiber-to-the-home (letteralmente “fibra fino a casa”): il collegamento in fibra ottica raggiunge la singola unità abitativa, per esempio una scatola sul muro di una casa. È la soluzione più costosa, ma anche l’investimento a più lungo termine che garantisce la massima velocità di trasmissione fino all’utente finale in previsione di servizi di rete più evoluti.
- FTTP – Fiber-to-the premises (letteralmente “fibra fino al locale”: termine generico usato in contesti diversi al posto di FTTH oppure al posto di FTTB. Il collegamento in fibra ottica raggiunge sia case per uso residenziale sia edifici di piccole imprese (tipicamente negozi).
- FTTW o FTTR – Fiber-to-the wireless o Fiber-to-the radio (letteralmente “fibra fino alla base radio”) la fibra arriva fino a un ponte radio detto anche BTS e viene ricevuta da una antenna posta sul tetto dell’edificio; questa tecnologia viene spesso usata per portare la fibra ottica dove non è possibile arrivare con il cavo.